Posts Tagged ‘Fuksas’
Fuksas e la spiritualità
Posted in Paesaggio, Patrimonio culturale, tagged Chiesa, cubo, Foligno, Fuksas on agosto 1, 2009| 1 Comment »
Fuksas, il sonno dell’architetto genera mostri – di Camillo Langone – 28/04/2009
Posted in Paesaggio, tagged ecomostri, Foligno, Fuksas, Paesaggio on Maggio 9, 2009| 7 Comments »
Finalmente ho capito perché Massimiliano Fuksas ha bocciato il piano casa di Berlusconi: il cemento vuole usarlo tutto lui. L’ho scoperto guardando la sua cosiddetta chiesa che verrà ufficialmente inaugurata oggi a Foligno: un cubo alto quasi ventisei metri, interamente composto da calcestruzzo armato a vista. In confronto una centrale nucleare è molto più leggiadra.
L’impatto della colata di cemento firmata Fuksas è ancora più sconvolgente vista l’ubicazione: il cuore dell’Umbria verde, che adesso però dovrà chiamarsi Umbria grigia. L’ecomostro di Foligno, non riesco a definirlo in altro modo perché chiamarlo chiesa è una bestemmia e c’è il rischio di incappare nell’ira di Dio, è una enorme pubblicità negativa, un colossale respingente per turisti.
Basta osservarlo per pochi secondi, anche solo in foto, anche solo su internet, e se hai prenotato una vacanza in regione immediatamente telefoni per disdirla. Meglio una camera con vista sul Petrolchimico di Marghera: è più romantica. (altro…)
Mondo da archistar
Posted in Paesaggio, tagged abusivismo, Architettura, Fuksas, Paesaggio, Pantelleria on agosto 24, 2008| Leave a Comment »
FUKSAS LO SNOB HA UNA CASA ABUSIVA A PANTELLERIA
venerdì, 16 maggio, 2008, 11:38 – Notizie e Commenti
di Luigi Mascheroni
Tratto da Il Giornale del 16 maggio 2008
L’estate scorsa, quando a Milano si scatenò una violenta polemica sulle periferie-piovre e gli eco-mostri, Massimiliano Fuksas, l’architetto che – come dice lui – va sempre fiero della Fiera e di qualche altro centinaio di costruzioni e progetti da Shangai ad Amiens, sentenziò disgustato che era ora di porsi il problema dell’abusivismo e dell’illegalità. «In questi casi cosa si fa? Si deve abbattere tutto e ricostruire. Quando uno ha il tumore al pancreas, l’agopuntura non serve. Bisogna asportare subito il cancro con altri strumenti».
Una dichiarazione che riletta oggi – mentre sulla testa del celebre taliansky architekt di origine lituana, nascita romana, passaporto italiano, residenza parigina e cultura mitteleuropea è caduta la trave di un’accusa di abuso edilizio – assume i contorni asimmetrici del contrappasso. (altro…)